Lucia Mondella

Lucia1, tranquilla tessitrice di vent’anni, è l’unica figlia della vedova Agnese, con la quale vive. È la promessa sposa di Renzo Tramaglino, nonché protagonista femminile del romanzo. Don Rodrigo decide di sedurla per una sciocca scommessa col cugino Attilio.

Manzoni presenta Lucia nel cap. II:

❝ I neri e giovani capelli […] d’una modesta bellezza, rilevata allora e accresciuta dalle varie affezioni che le si dipingevan sul viso: quel placido accoramento che si mostra di quand’in quando sul volto delle spose, e, senza scompor la bellezza, le dà un carattere particolare❞.

Pia e devota, è una ragazza molto timida e pudica, s’imbarazza e arrossisce spesso.  La sua modestia simboleggia il valore dell’umiltà. È l’esaltazione delle virtù cristiane: la fede, la pudicizia, la mansuetudine e la forza della bontà e della morale solida.  Nel celebre passo “Addio ai monti”, Manzoni affida a Lucia la riflessione lirica  sulla triste sorte di coloro che devono fuggire a causa della violenza altrui.

Il nome Lucia, “colei che illumina”, allude al candore della persona e alla martire siracusana

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  1. Image source: Liceo Scientifico “L. Da Vinci” Reggio Calabria.

Alberto Sgarbossa

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